mercoledì 2 luglio 2025

GEOLOGIA - L' ORO BRASILIANO DI SERRA PELADA

 BRASILE - Brasile è un paese del sud America. E' bagnato dall' oceano Atlantico e ha un territorio coperto da una fitta foresta tropicale nota come Amazzonia, attraversato dal fiume e dagli affluenti del Rio delle Amazzoni. Il paese nasce con l 'arrivo dei portoghesi nel 1500, infatti la lingua in Brasile parlata è il portoghese. Originariamente abitato dai popoli indigeni dell' America del sud, il territorio che oggi appartiene al Brasile, oltre che al resto dell'America meridionale, già era spartito tra le due potenze europee, Portogallo e Spagna, ancor prima della sua scoperta ufficiale. Il trattato di Tordesillas, firmato nel 1494, fu un accordo importante per definire la futura frontiera del Brasile, che divideva il continente da nord a sud, dall'attuale stato di Pará fino alla città di Laguna (Santa Catarina), che fu modificata in seguito con l'espansione portoghese a ovest. Ufficialmente fu l'esploratore Pedro Álvares Cabral, che avvistò terra il 21 aprile e arrivò all'attuale Porto Seguro, nello stato di Bahia, il 22 aprile del 1500. L'occupazione effettiva però ebbe inizio nel 1532 con la fondazione di São Vicente, grazie a Martim Afonso de Sousa, donatario di due capitanie (concessioni amministrative concesse dal re portoghese), insieme con la capitania della Nova Lusitânia (Pernambuco), ma entrambe faticavano a prosperare. Insoddisfatto, Giovanni III del Portogallo decise di creare un governo centrale per correggere i problemi e abolire le capitanie. Fu inviato Tomé de Sousa come primo governatore generale che il 29 marzo 1549 fondò la città di Salvador come capitale del Brasile. 

BRASILE -  L'esplorazione delle Americhe doveva apparire, a quei tempi, come un'impresa straordinariamente difficile, anzitutto perché doveva attirare persone per popolare il continente americano. Gli ostacoli, in questo senso, furono così grandi che nel XVI secolo si riflessero nel controverso problema dei banditi: rendere il Brasile la loro meta pareva una forma per vincere la naturale resistenza al trasferimento in una terra che offriva non poche prospettive. Un altro ostacolo erano le penose condizioni di lavoro nella colonia accanto alle debolissime possibilità di arricchimento, ma anche questo poteva essere superato con più alte retribuzioni per i lavoratori. 

 BRASILE - Durante il XVI secolo ebbe inizio la schiavitù, inizialmente quella degli indigeni e, a partire dagli ultimi decenni del secolo, anche quella di alcune popolazioni africane, già utilizzate dai portoghesi nella madre patria. Nello stesso secolo cominciarono anche le prime esplorazioni del territorio interno del Brasile, da parte soprattutto dei cosiddetti bandeirantes. I tassi di mortalità degli schiavi impiegati nella produzione dello zucchero e nell'estrazione dell'oro erano altissimi e spesso, a causa della mancanza di cibo o di altre condizioni sfavorevoli, era impossibile far aumentare la popolazione schiavile in maniera autonoma. Alcuni schiavi scapparono dalle piantagioni e cercarono di stabilire degli insediamenti, detti quilombos. Questi insediamenti, tuttavia, vennero quasi tutti smantellati da truppe private o governative. Gli africani divennero comunque una parte significativa della popolazione brasiliana e, molto prima della fine della schiavitù, avvenuta nel 1888 (legge aurea promulgata dalla principessa Isabella), cominciarono a fondersi con la popolazione di origine europea. 

 

 BRASILE - Nel 1808 la Corte portoghese, scappando dalle truppe di Napoleone che avevano invaso il Portogallo, trasferì, scortata dall'esercito britannico, una grande flotta e tutta la sua burocrazia in quella che era una sua colonia, il Brasile, stabilendosi a Rio de Janeiro. Da lì il re portoghese governò il suo regno per tredici anni fino a che, a causa dell'instabilità che si era creata in patria, anche per via dell'assenza dei reali, non fu costretto a tornare in Portogallo. Per i dettagli del trasferimento e della permanenza della Corte a Rio de Janeiro si può consultare il libro 1808 del giornalista brasiliano Laurentino Gomes. 

MINIERA - L' ultima miniera d'oro a oro Serra Pelada in Brasile negli anni 80. Serra Pelada è stata una famigerata miniera d'oro a cielo aperto nel Brasile amazzonico, nota per le sue condizioni di lavoro estreme e il gran numero di cercatori d'oro. Aperta nel 1980 e chiusa nel 1986, attirò decine di migliaia di persone nella speranza di arricchirsi, trasformandosi in un vero e proprio "formicaio umano". Posizione: Si trovava a circa 430 chilometri a sud della foce del Rio delle Amazzoni.  Apertura e Chiusura: La miniera fu operativa dal 1980 al 1986. * Cotroneo Rocco novembre 2019

Lago di Serra Pelada - Wikitinera.it 

Grandezza: A causa della natura caotica dell'attività mineraria, il numero esatto di lavoratori è sconosciuto, ma si stima che abbiano partecipato almeno 100.000 persone, rendendola una delle più grandi miniere del mondo, se non la più grande. Condizioni di Lavoro: Le condizioni nella miniera erano estremamente difficili e pericolose. I minatori lavoravano manualmente, spostando grandi quantità di minerale in condizioni di sovraffollamento. Impatto Ambientale: La miniera ha lasciato un'enorme voragine, che ora è un lago inquinato dal mercurio utilizzato per l'estrazione dell'oro. Rappresentazione Artistica: Le fotografie di Alfredo Jaar e Sebastião Salgado e il film "Powaqqatsi" hanno immortalato la vita nella miniera, mostrandone le condizioni e la folla di lavoratori. * Cotroneo Rocco novembre 2019

JAMES P. BLAIR/National Geographic Miniera Serra Pelada, Brasile | Museo di  Roma

CINEMA - Il sale della terra, film è un documentario del 2014 diretto da Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado, è incentrato sul fotografo brasiliano Sebastião Salgado, alcune delle cui opere più conosciute hanno per protagonisti i minatori della Serra Pelada

 

SERRA PELADA - Sulla miniera d'oro di Serra Pelada, Ahntonio Ferraiuolo  scrittore ha scritto un libro ed passerino editore. La Serra Pelada è un villaggio brasiliano, nel comune di Curionópolis, nel sud-est dello Stato del Pará. Il villaggio nacque intorno ad una grande miniera d’oro di 430 chilometri a sud della foce del Rio delle Amazzoni. La miniera divenne tristemente nota in tutto il mondo grazie alle immagini di Alfredo Jaar e successivamente di Sebastião Salgado. Godfrey Reggio nel 1988 girò un documentario, Powaqqatsi, che mostrava un formicaio di operai che spostavano a mano grandi quantità di minerale. A causa della natura caotica dell’operazione, stimare il numero di minatori era difficile, ma si pensava che fossero presenti almeno 100.000 persone, rendendo la Serra Pelada una delle miniere più grandi del mondo. Oggi la miniera di Serra Pelada è abbandonata e la gigantesca fossa creata a mano, si è riempita d’acqua, creando un piccolo lago inquinato. * Antonio Ferraiuolo 

FAR WEST - L’uomo da 1.300 kg d’oro - «Mio padre non ha guadagnato quasi nulla, ci dovrebbero 120 chili di oro di royalties che non abbiamo mai visto», racconta l’ex proprietario della terra. Ma quanti sono diventati davvero ricchi a Serra Pelada? Genesio dice che non arriva a contarli sulle dita di una mano. «Quasi tutti tornarono a casa, o sono rimasti a vivere qui senza un soldo. C’era un meccanismo per cui si vendevano le pepite per comprare altri “barrancos” o semplicemente si sperperavano i soldi in feste e soprattutto donne». Una parte delle ricchezze del «garimpo» finì infatti nelle tasche delle migliaia di ragazze che arrivarono da tutto il Brasile per prostituirsi. Una delle leggende racconta che la più accorta di tutte risparmiò tanto che aprì un negozio a Belem e oggi guida una catena di abbigliamento. Una storia (questa invece sicura) di arricchimento è quella di Zé Maria da Silva, all’epoca 30enne, che trovò in poche settimane 1.300 chili d’oro, presto investiti in case e fazendas. Oggi è un signore benestante della vicina Marabá, che lo celebra anche per aver aperto in città il Golden Motel, «un luogo dove i miei compagni potessero divertirsi con le donne in modo finalmente dignitoso, e non in quelle baracche fetenti a Serra Pelada» come spiegò in una intervista. Altre storie venne poi mitizzate in film e serie tv nate sull’epopea della corsa all’oro. Chi c’era respinge però la ricostruzione di un Far West dove la morte e l’inganno erano la norma. «Al contrario, erano tutti armati, quindi un luogo relativamente tranquillo» ricorda Josiel Torres. * Cotroneo Rocco novembre 2019 

 Serra Pelada Hoje: como está a 'maior mina de ouro' atualmente - Portal  Canaã | Notícias de Canaã dos Carajás e todo o Pará

LAGO - Al posto del cratere verso l’inferno c’è un lago, e l’esuberanza della foresta che si è ripresa quel che le apparteneva. Erano 40.000 folli sognatori, oggi pochi anziani con il volto cotto dal sole bivaccano all’ombra delle stesse baracche di legno, in un villaggio da spaghetti western. E aspettano ancora di diventare ricchi. Quarant’anni fa, novembre 1979, nacque il mito di Serra Pelada, la scoperta nell’ Amazzonia brasiliana che fece scatenare una leggendaria corsa all’oro. «Una pietruzza luccicante nello straccio di una bambina che era andata a prendere acqua nel ruscello», racconta Genesio Silva, figlio dell’allora proprietario della fazenda dove tutto accadde, oggi titolare di una tv locale nella vicina Parauapebas. «Un contadino andò in città e la voce si sparse. Nei primi tre giorni arrivarono in 800. Poi successe il finimondo. Piovve gente da tutto il Brasile, e non solo». Qualche tempo dopo passò da qui anche Sebastião Salgado e i dannati di Serra Pelada finirono per sempre nell’Olimpo della grande fotografia documentale. Era arrivato per tutt’altro motivo, un servizio su una miniera di ferro vicina. * Cotroneo Rocco novembre 2019

 Serra Pelada vira destino turístico | VEJA

 LAGO - Il lago di Serra Pelada si è formato nella voragine lasciata dalla miniera d'oro a cielo aperto di Serra Pelada, in Brasile, dopo la sua chiusura. Questo lago, profondo 200 metri, si trova dove un tempo sorgeva una collina completamente asportata dallo scavo. La miniera, attiva tra il 1980 e il 1992, ha lasciato un'enorme buca che ora è riempita d'acqua, creando un lago inquinato.  Serra Pelada era un'area di estrazione dell'oro molto estesa, con più di 100.000 lavoratori che cercavano fortuna nella regione, ma trovando condizioni di lavoro precarie e un basso ritorno economico. L'attività mineraria ha avuto un impatto ambientale significativo, e il lago è oggi testimonianza di quel periodo.  In sintesi, il lago di Serra Pelada è un lago artificiale formatosi in seguito all'abbandono della miniera, che ha trasformato il paesaggio e lasciato una cicatrice profonda nel territorio. 

Serra Pelada (2013) – 'De dia é trinta, de noite é trinta e oito!' | CINEMA  SEM FRESCURA


LETTERATURA :

Ferraiuolo Antonio - Serra Palada ed Passerino

Cotroneo Rocco  - Serra Pelada ed Corriere Sera

Serra Pelada ed Wikipedia.it


 



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