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martedì 24 dicembre 2024
GEOLOGIA - UN PIEMONTESE PER LO ZOLFO DI CALTANISSETTA
domenica 24 novembre 2024
Geologia 23 - Italia Centro Marche Ancona Ascoli Piceno Abruzzo L'Acquila
APPENNINO
- Gli Appennini hanno cime più basse e arrotondate di quelle delle
Alpi. Le cime degli Appennini non superano mai i 3000 metri. Gli
Appennini, a differenza delle Alpi, non hanno grandi ghiacciai. I fiumi
appenninici sono più brevi di quelli alpini. Chi è più vecchio
tra Alpi e Appennini ? Gli studi di geologia dimostrano che più antiche
sono le Alpi mentre gli Appennini risultano essere più giovani. Ma
insieme ai fenomeni che fanno nascere gli Appennini si spiegano altri
eventi: i terremoti nel centro Italia, la presenza di Corsica e Sardegna
nel centro del Tirreno, la forma della catena alpina.
APUANE - Perché si chiamano Alpi Apuane e non Appennini ? L''aspetto
frastagliato delle creste montuose, che ricordano quelle delle
Dolomiti, e il biancheggiare quasi niveo dei detriti marmorei delle
celebri cave, giustifica il nome di Alpi, che del resto in Toscana si
applica anche ad altri tratti montani.
ACQUILA - Il terremoto dell'Aquila del 6 aprile 2009 alle 03:32 consistette di una serie di eventi sismici, iniziati nel dicembre 2008 e terminati nel 2012, con epicentri nell'intera area della città, della conca aquilana e di parte della provincia dell'Aquila.
ASCOLI PICENO - Ascoli Piceno è un comune italiano di 45 394 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia nelle Marche. Il centro storico, costruito quasi interamente in travertino, è tra i più monumentali d'Italia e in esso si trova la rinascimentale piazza del Popolo. Il travertino estratto nella zona di Ascoli Piceno, presenta interessanti venature oblique, dovute alle caratteristiche cave in quota che donano alla pietra movimenti unici. Il travertino ascolano rappresenta in tutta la zona picena il principe dei materiali edili. Oltre che risorsa per l’edilizia locale, il travertino ascolano veniva infatti esportato in diverse regioni d’Italia e all’estero. Se siete in giro per la città, a piedi o in bicicletta, diventa impossibile non imbattersi in edifici costruiti con questa pietra biancastra, visibilmente porata, ma resistente, con la quale sono state costruite la maggior parte delle strutture urbane. Dalle semplici abitazioni alle dimore di pregio, dai palazzi del potere alle chiese più importanti, senza tralasciare la pavimentazioni delle piazze – come la centralissima Piazza del Popolo – il travertino per milioni di anni ha costituito la vera risorsa edilizia della città, impreziosendone la sua architettura e caratterizzandone l’aspetto. Le robuste mura, le torri, i ponti, i templi e molti altri monumenti si sono mirabilmente conservati, nonostante il volgere dei secoli dall’epoca romana fino ad oggi. Una pietra ricca di storia e risorsa economica per una città intera che, a cavallo degli anni ‘50 fino agli anni ‘80, aveva fatto dell’estrazione del travertino una vera e propria industria. Basti pensare che nel dopoguerra fra Ascoli Piceno e Acquasanta Terme c’erano circa 60 cave, di cui 13 solo nella zona di San Marco. Oltre che risorsa per l’edilizia locale, il travertino ascolano veniva infatti esportato in diverse regioni d’Italia e all’estero. Sotto foto di piazza del Popolo ad Ascoli Piceno.
ASCOLI - Da sempre la zona di Ascoli Piceno è stata ricca di travertino, una roccia sedimentaria di origine chimica costituita essenzialmente da carbonato di calcio, trasportato dalle acque del fiume. Il travertino è una pietra che nasce in profondità, interagisce con l’esterno, si deposita sopra le altre pietre che lo inglobano. Il processo di sedimentazione del travertino è infatti la conseguenza di una reazione chimica d’equilibrio che si instaura tra gli ioni di calcio e l’idrogeno carbonato e il carbonato di calcio solido e il diossido di carbonio gassoso. Come per le zone di Monte Rosara, Castel Trosino e Acquasanta Terme, la zona di San Marco è per sua conformazione un giacimento naturale di depositi di travertino. Quest’ultimo è disposto in una serie di terrazzi che, a partire da Vena Rossa, si susseguono verso nord fino ai giacimenti a 550 metri s.l.m. di Colle San Marco, definendo così quella tipica morfologia cupuliforme della superficie superiore del pianoro.
FORLI - Il maltempo è iniziato martedì 17 settembre 2024, inizialmente con precipitazioni di modesta intensità (intorno ai 5-10 millimetri per ora) ma senza sostanziali interruzioni, facendo registrare cumulate prossime ai 50 millimetri già nelle prime 24 ore. L'indomani i fenomeni si sono progressivamente intensificati, raggiungendo i valori massimi di 45,6 millimetri all'ora a S. Cassiano sul Lamone, e 36,8 millimetri all'ora a Modigliana (bacino del Montone). Le precipitazioni sono poi proseguite, con impulsi successivi di intensità via via decrescente fino alla mattine del 19 settembre. Nel Forlivese il valore massimo di pioggia cumulata è stata di 334,8 millimetri a Modigliana; seguono i 316,8 millimetri di Trebbio, i 260,4 millimetri di Monte Grosso (Rocca San Casciano), i 254,4 millimetri di Voltre (Civitella), i 249 millimetri di Castrocaro, i 242,8 millimetri di Cusercoli ed i 218,2 millimetri di Forlì.* Giovanni Petrillo. La perlustrazione dall'alto della Forlì alluvionata: le immagini drammatiche dell'alluvione.
mercoledì 20 novembre 2024
Geologia 51 - Francia
Geologia 50 - Inghilterra
INGHILTERRA - La miniera di carbone di Kellingley (Inghilterra). La lotta del governo con i minatori, a causa dei prezzi troppo bassi del carbone rispetto a quelli di estrazione, risale ai tempi di Margaret Thatcher, che decise di dismettere le miniere a metà degli anni '80. Da lì in poi fu un susseguirsi di chiusure, fino a quest'ultima. L'Unione nazionale dei minatori accusa il governo di non aver difeso il settore, di aver messo troppe tasse sul carbone, aver favorito le importazioni dall'estero e aver spinto troppo per altri tipi di energie. “Mio padre era minatore, e qui la maggior parte delle persone hanno padri che hanno fatto i minatori - racconta Tony, minatore da 35 anni - è nella nostra cultura. La chiusura per noi è quasi una vergogna”. Per Keith Poulson, del sindacato nazionale dei minatori, “è scandaloso pensare che abbiamo voltato le spalle alle miniere, a un'industria in cui lavora personale così qualificato e che può dare molti profitti”.
INGHILTERRA - Chiude la miniera di Thoresby. In Inghilterra ne resta solo una. Dopo 90 anni di attività finisce l’estrazione nel pozzo della contea di Nottingham. Rimane aperta solo quella di Kellingley nel Nord Yorkshire, ma chiuderà a dicembre. Pochi minuti prima delle 15 (ora italiana) l’ultimo minatore è uscito dal pozzo della miniera di carbone di Thoresby. Venerdì 10 è terminata una storia di estrazione di carbone durata 90 anni alla miniera e 750 anni nella contea di Nottingham, un tempo tra i più grandi bacini carboniferi europei. Anche Thoresby infine ha chiuso i battenti: l’ultimo carico di carbone è uscito dalle viscere della terra anche se i lavoratori saranno pagati fino al 24 luglio. Ora in Inghilterra resta aperta una sola miniera di carbone profonda: a Kellingley nel Nord Yorkshire. Ma anche la sua sorte è segnata: chiuderà i pozzi a dicembre.
REGNO UNITO - Mary Anning (Lyme Regis, 21 maggio 1799 – Lyme Regis, 9 marzo 1847) è stata una paleontologa britannica. Raccoglitrice di fossili per professione, fu autrice di molti ritrovamenti importanti nel campo dei fossili marini dell'epoca giurassica, tra cui i primi scheletri completi di ittiosauro e plesiosauro. Nacque a Lyme Regis, Dorset, da Richard Anning e Mary Moore. Il padre, falegname, associava alla sua attività principale la ricerca dei fossili sulle scogliere e spiagge locali, per poi rivenderli ai turisti. Mary fu la seconda figlia a ricevere questo nome, la precedente morì per un incidente domestico; altri loro figli morirono molto giovani, per cui solo Mary e suo fratello Joseph raggiunsero l'età adulta. All'età di 15 mesi, Mary fu colpita da un fulmine mentre era in braccio ad una conoscente che si era riparata sotto un albero assieme ad altre due donne, durante un'esibizione ippica. Mary fu l'unica a sopravvivere. Ebbe poi un'educazione molto limitata presso la locale scuola cristiana congregazionalista, dove imparò a leggere e scrivere.* Wikipedia.it
REGNO UNITO - Tra la fine del 1700 e l'inizio del 1800 Lyme Regis divenne una località turistica piuttosto apprezzata presso nobiltà e middle class inglese. Una delle locali attività divenne la ricerca ed il commercio di piccoli fossili come curiosità e souvenirs da rivendere ai turisti, soprattutto ammoniti e belemniti, la cui origine era all'epoca poco conosciuta. Mary, istruita inizialmente dal padre, sviluppò presto un talento particolare in questa ricerca, contribuendo in modo decisivo al bilancio familiare, soprattutto dopo la morte del capofamiglia nel 1810, e facendone poi una vera professione, anche se mai molto remunerativa, e spesso pericolosa. Per le ricerche bisognava infatti recarsi d'inverno a scavare alla base di scogliere instabili, per cui frequenti erano gli incidenti, ed in uno di questi Mary rischiò la vita, perdendo il suo amato cane Tray.
REGNO UNITO - Nel 1811 (altre fonti riportano 1809 e 1810) Joseph Anning, fratello maggiore di Mary, trova il teschio lungo più di un metro di un ittiosauro. Mary pochi mesi dopo riesce ad individuare il resto del corpo. Inizialmente l'esemplare viene identificato come coccodrillo ed acquistato da Henry Hoste Henley, Lord del luogo, che lo rivende a sua volta a William Bullock, collezionista di curiosità naturalistiche. Ma è Charles Konig, un naturalista che lavora presso il British Museum a dargli il nome e una sistemazione definitiva presso il museo. Negli anni Mary ne scoprirà poi diversi altri, più o meno completi. Nel 1820 Mary trova il primo scheletro incompleto di plesiosauro, seguito due anni dopo da uno completo. Per il numero assolutamente inconsueto di vertebre del collo (35), mai osservate fino a quel momento in nessun organismo vivente, inizialmente la scoperta genera i sospetti del naturalista ed anatomista francese Georges Cuvier, considerato a quel tempo autorità assoluta nel suo campo. Una tale accusa di falsificazione, anche non provata, avrebbe potuto mettere in grande imbarazzo Mary ed il suo commercio, togliendo credibilità ai suoi ritrovamenti. Grazie al secondo esemplare completo e all'appoggio della Geological Society, i dubbi cadono e Cuvier ritira le sue perplessità.
REGNO UNITO - Mary Anning naturalista alla ricerca di fossili (Lyme Regis, 21 maggio 1799 – Lyme Regis, 9 marzo 1847) Lungo la costa del Dorset a inizio ottocento si trovano fossili di ammoniti, pesci e animali vertebrali. Nel 1828 è la volta del primo fossile di rettile volante mai trovato in Inghilterra, anche se incompleto, uno pterosauro, poi identificato come Dimorphodon macronyx. Scoprì inoltre varie nuove specie di fossili di pesci, tra cui la prima Squaloraja, nel dicembre del 1829. Dopo una serie di periodi economicamente difficili, dovuti all'irregolarità con cui avvenivano ritrovamenti importanti, alla minore richiesta di fossili e ad un investimento sfortunato, Mary Anning si ammala di cancro al seno, e muore a Lyme Regis il 9 marzo 1847, dove è seppellita.
REGNO UNITO - Le ammoniti (sottoclasse Ammonoidea) sono un gruppo di molluschi marini di tipo cefalopodi estinti, comparsi nel Devoniano Inferiore (circa 400 milioni di anni fa) ed estintisi intorno al limite Cretaceo Superiore-Paleocene (65,5 ± 0,3 Ma) senza lasciare specie discendenti noti. Tale era la grandezza delle ammoniti. Lyme Regis è un paese di 4.406 abitanti della contea del Dorset, in Inghilterra. La città è nota per i fossili ritrovati nei dirupi e nelle spiagge attigue, che sono parte della Heritage Coast (nota anche come Jurassic Coast), un sito UNESCO patrimonio dell'umanità. La Jurassic Coast copre una distanza di 153 chilometri, da Orcombe Point a Old Harry Rocks. Le rocce lungo la costa risalgono al Triassico, al Giurassico e al Cretaceo e comprendono terreni che coprono circa 185 milioni di anni. Le località intorno a Lyme Regis hanno fornito numerosissimi fossili di notevole importanza, in particolare la roccia del Blue Lias, nella quale si rinvengono esemplari ben conservati di numerosi rettili marini e anche dinosauri. Molte delle prime scoperte di rettili estinti furono fatte in questa zona, principalmente ad opera di Mary Anning (1799-1847). Ritrovamenti significativi includono ittiosauri, plesiosauri, lo pterosauro Dimorphodon e il dinosauro Scelidosaurus. La città di Lyme Regis festeggia annualmente un Mary Anning Day e un festival dedicato ai fossili.In questa foto, Steve Leonard e Paul Williams del canale BBC tengono in mano una replica esatta di un'ammonite gigante trovata su una spiaggia vicino alla città di Lyme Regis nel Regno Unito. Fico. Paul Williams * Wikipedia.it
REGNO UNITO - L'influenza dei fossili ritrovati da Mary Anning (1799-1847) sulla nascente disciplina della paleontologia è oggi considerata di fondamentale importanza. Purtroppo, per la posizione delle donne all'epoca, a cui non era concessa ammissione ad alcun circolo o associazione scientifica, personalmente ottenne scarsissimi riconoscimenti in vita. A peggiorare le cose vi era la sua umile origine sociale, in un'epoca in cui la ricerca scientifica era interesse esclusivo delle classi più abbienti. Eppure, anche se completamente autodidatta, Mary adottò un approccio rigoroso ai ritrovamenti, trattando sempre i fossili con grande attenzione, cosa che le permise di effettuare osservazioni originali, come la presenza di sacche di inchiostro nei belemniti, o di identificare come feci fossili (poi chiamati coproliti) quello che fino ad allora venivano chiamati bezoari. Invariabilmente le scoperte vennero descritte ed attribuite ad altri, così come avvenne per le specie di rettili e pesci fossili da lei trovate.
REGNO UNITO - Durante la sua vita Mary Anning (1799-1847) naturalista e commerciante di fossili, venne a contatto con personaggi di grande rilievo nel campo scientifico, tra questi William Conybeare, Henry De la Beche, William Buckland, Richard Owen, Thomas Hawkins, Roderick Murchison, Louis Agassiz, che spesso la contattavano per pareri su questioni riguardanti i fossili, o per acquistare pezzi pregiati dal suo negozio. Quasi mai venne citata nelle loro relazioni scientifiche, tranne da Cuvier e Buckland, e solo Agassiz le intitolò due specie di pesci fossili come ringraziamento per il suo aiuto. Solo negli ultimi tempi cominciò ad ottenere qualche riconoscimento. Venuto a conoscenza della sua difficile condizione economica, William Buckland si attivò presso il governo britannico e l'Associazione britannica per l'avanzamento della scienza perché le venisse concessa una pensione, che infine ottenne, permettendole una maggiore sicurezza economica.
REGNO UNITO - Mary Anning (1799-1847) naturalista e commerciante di fossili. Venuti poi a conoscenza della sua malattia, la Geological Society of London indisse nel 1846 una raccolta di fondi preso i suoi membri, ed il museo della contea del Dorset la incluse tra i membri onorari. Alla sua morte, Henry De la Beche, all'epoca presidente della Geological Society, le dedicò un elogio funebre che venne letto ad un'assemblea ed incluso nella loro pubblicazione periodica, onore mai concesso prima ad una donna.
REGNO UNITO - Nel febbraio del 1865 Charles Dickens scrisse sul periodico settimanale All the Year Round da lui diretto un articolo sulla vita di Mary Anning, sottolineando principalmente le difficoltà che aveva dovuto affrontare nel suo lavoro. Si concludeva con questa frase: "La figlia del carpentiere si è conquistata un proprio nome, e lo ha meritato." Nel 2010, in occasione del 350º anniversario di fondazione, la Royal Society incluse il nome di Mary Anning nella lista delle dieci donne inglesi che più hanno contribuito alla storia della scienza, scelte da una giuria di esperti. Nel 2020 viene distribuito un film biografico avente per oggetto le sue vicissitudini accademiche, Ammonite - Sopra un'onda del mare (Ammonite), dove la Anning viene interpretata da Kate Winslet. La pellicola mette in scena inoltre una sua relazione amorosa con la geologa Charlotte Murchison, sulla cui esistenza non esiste alcuna evidenza, fatto che ha suscitato critiche sulla accuratezza storica del film.
GALLES - Lo stagno (dal latino stannum) è stato uno dei primi metalli ad essere scoperto, e fin dall'antichità venne intensivamente usato per il suo effetto come legante del rame, di cui aumenta di molto la durezza e le doti meccaniche formando la lega nota come bronzo, in uso fino dal 3500 a.C. L'attività di estrazione mineraria dello stagno iniziò presumibilmente in Cornovaglia e a Dartmoor in età classica: grazie ad esso queste regioni svilupparono un fitto commercio con le aree civilizzate del Mar Mediterraneo. Lo stagno puro non venne usato in metallurgia fino al 600 a.C.