SOLFATARA - La solfatara viene descritta da Luigi Pirandello, premio nobel 1935 per la letteratura. nelle sue novelle per un anno. Pirandello era di Agrigento un territorio con miniere di zolfo. Pirandello dopo essersi laureato sposa Antonietta Portulano la figlia di una solfataro. Non un minatore qualunque ma un proprietario di miniera, una miniera di zolfo. Il bisnonno paterno, Andrea Pirandello, era stato un armatore e ricco uomo d'affari di Pra', ora quartiere di Genova.
ARAGONA - Nel 1903 un allagamento e una frana nella miniera di zolfo di Aragona di proprietà del padre, nella quale era stata investita parte della dote di Antonietta e da cui anche Pirandello e la sua famiglia traevano un notevole sostentamento, li ridusse sul lastrico. Questo avvenimento accrebbe il disagio mentale, già manifestatosi, della moglie di Pirandello, Antonietta.
ARAGONA - Dal 1900 circa, dette miniere si consorziarono fra di loro in modo da formare un complesso industriale capace di condurre ricerche e lavorazioni su vasta scala.Quindi per opera della Società des Mines il gruppo di miniere di Aragona raggiunse uno sviluppo notevole, tanto da poter essere incluso nel ristretto elenco delle grandi miniere solfifere. Verso la fine dell’ottocento in tale gruppo di miniere opera Stefano Pirandello sia come commerciante sia come produttore di zolfo attraverso un contratto di gabella che stipula con il principe di Aragona, Antonio Burgio Brancaccio. Il fondo che prese in concessione costituiva una vasta estensione di terreni solfiferi in gran parte esplorati e con miniere gia attivate, in cui ebbe una partecipazione diretta, anche se breve, il grande scrittore Agrigentino, in particolare nella conduzione della miniera che chiama Taccia – Caci, la zolfara grande nel suo celebre romanzo I vecchi e i giovani, riscritto definitivamente nel 1913. Costituitosi in società , Stefano Pirandello effettua lavorazioni presso la montagna Mintini di Aragona, ex feudo Diesi, per circa 10 anni. I lavori che la Società esegue riguardarono le seguenti buche: Taccia-Caci, Taccia, Mezzogiorno, Levaste, Salamone, Salamone piccolo, Mandra Principe, San Pietro, San Giuseppe e San Vincenzo. La miniera Taccia-Caci fu fonte di notevole guadagno per la famiglia Pirandello, ma anche causa del dissesto finanziario che compromise la salute mentale della moglie dello scrittore Donna Antonietta Portolano, e che ritorna variamente nelle sue opere, determinando che la vocazione alla letteratura diventi scelta obbligata, il mezzo per procurarsi da vivere e far quadrare il bilancio familiare. Il tema Pirandello & lo zolfo¨ è dunque un passaggio obbligato per avvicinarsi a Pirandello uomo e letterato, difatti offre una nuova ed ulteriore chiave di lettura sulla formazione del grande scrittore Agrigentino. Lo zolfo, infatti, contraddistingue variamente la produzione di Pirandello come motivo ispiratore di parecchie novelle, nelle quali è presente più che la zolfara, il mondo che gravita attorno ad essa. La proposta di valorizzare questi luoghi o meglio il luogo pirandelliano attraverso il recupero della zolfara Taccia-Caci, seppellita attualmente da rosticci di zolfo e l’eventuale riconversione della miniera in Museo può offrire l’occasione per una conoscenza diretta del patrimonio antropologico e materiale che ha caratterizzato la storia socioeconomica del nostro paese.
GUTTUSO - Renato Guttuso (1911-1987) è stato un pittore del novecento. Nasce a Bagheria (Palermo) lavora come pittore a Roma e Parigi. Renato Guttuso l'arte è il suo mestiere ma ha anche una grande passione per la politica. Nella sua arte tratta temi sociali, fa riferimento spesso alla sua terra, la Sicilia. Dipinge il mondo che lui ha conosciuto e vissuto. Racconta la storia dei carusi, giovani ragazzi di fine ottocento che lavorano duramente nelle solfatare. Nel dipinto la solfatara quel colore giallo è un richiamo al minerale di zolfo mescolato al calcare.
ZOLFO - Lo zolfo siciliano si è formato perchè l'acqua del mare quando evapora completamente lascia sul fondo un calcare e un gesso impregnato di zolfo. Sembra che lo zolfo derivi da animali morti in acque molto salate. Un minerale che deve essere scavato e portato fuori per essere fuso e colato. Cosi la solfatara sembra un inferno, gli uomini seminudi avvolti dai fumi, impastati di sudore mentre respirano l'aria resa velenosa dallo zolfo.
PANI - Lo zolfo colato veniva dopo portato con i carretti a Palermo o Catania, prima ancora che si facesse una linea ferrata che andava da Palermo passa per Caltanissetta e arriva a Catania. Per trasportare persone ? No, per fare arrivare prima lo zolfo all'industria francese e inglese per fabbricare polvere da sparo, abbigliamento e curare la pianta del vino dai parassiti.
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