La storia della Società Siciliana di Scienze Naturali è strettamente
legata alla storia della testata scientifica “Il Naturalista siciliano”;
questa rivista nasce alla fine dell’Ottocento per volontà di Enrico
Ragusa, giovane palermitano, che, per imparare l’arte alberghiera, fu
mandato dal padre a Francoforte dove ebbe modo di avvicinarsi ad alcuni
cultori delle scienze naturali che gli trasmisero questi interessi
culturali, soprattutto per quanto riguarda l’entomologia. Tornato in
Sicilia, acquista a Palermo la bella dimora degli Ingham che trasforma
nel “Grand Hotel des Palmes”. Nel 1870 si iscrive alla Società
Entomologica Italiana e fino al 1880 pubblica i risultati delle proprie
ricerche entomologiche sul Bollettino di questa Società. Avverte però
presto l’esigenza di poter disporre di una rivista scientifica
siciliana, dove convogliare i risultati dei propri studi e di quelli di
molti conterranei che in quel periodo svolgono le loro ricerche
nell’Isola. Nell’ottobre del 1881 vede così la luce il primo fascicolo
de “Il Naturalista Siciliano” Giornale di Scienze Naturali. Intorno a
questa sua idea il Ragusa riunisce un gruppo di attivi naturalisti
dell'epoca, quali il Marchese di Monterosato per la malacologia, il
Marchese Antonio De Gregorio Brunaccini per la parte geologica, Teodosio
De Stefani Perez per la zoologia e tanti altri. È però a partire dal
1895 che alcuni soci, primo fra tutti il Marchese De Gregorio, pensano
alla creazione di una grande Società di Naturalisti Siciliani. Fra il
1881 ed il 1948 videro la luce complessivamente 32 Volumi de “Il
Naturalista Siciliano”. Oltre 600 furono i contributi pubblicati, di cui
quasi la metà a carattere entomologico. Più recentemente, e precisamente il 17 gennaio 1977, un gruppo di
naturalisti siciliani rifonda a Palermo la "Società Siciliana di Scienze
Naturali" eleggendo come primo Presidente l’illustre professor Marcello
Carapezza che in una breve frase racchiude l’anima di questo rinnovato
sodalizio scientifico: La conoscenza naturalistica deve divenire in
Sicilia anche e soprattutto coscienza naturalistica, prima che la
speculazione completi la sua devastazione. Se alla formazione di questa
coscienza "Il Naturalista Siciliano" darà un contributo, c’è davvero da
augurargli vita lunga ed operosa. L’impostazione assunta è molto simile
ad analoghi sodalizi presenti in tutta Italia (Società Italiana di
Scienze Naturali a Milano, Società Sarda di Scienze Naturali, Società
Veneziana di Scienze Naturali, Società dei Naturalisti in Napoli, ecc.).
La Società rinasce non più con il solo obiettivo di pubblicare la
storica rivista scientifica, ma si prefigge una serie di scopi che
mirano alla diffusione della cultura naturalistica. Numerose sono
infatti le attività che la Società ha messo in essere, in questi ultimi
anni, che hanno visto la partecipazione di un vasto pubblico interessato
alla cultura delle scienze naturali. Rappresentanti del mondo
accademico ma anche cultori, appassionati e numerosi studenti hanno
sempre animato tutte le attività sociali organizzate. Dal 1998, avendone
le caratteristiche previste dalla legislazione nazionale, ha assunto la
connotazione di Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale
(ONLUS). La Società Siciliana di Scienze Naturali ha sede presso il
Museo Geologico G.G. Gemmellaro, in Corso Tukory 131 a
Palermo.
Rifondatori (1977)
Vincenzo Burgio, Cangialosi Giovanni, Cannizzaro
Gaetano, Carapezza Attilio, Catalano Eliodoro, Cusimano Gioacchino, De
Leo Giacomo, Di Palma Maria Gabriella, Massa Bruno, Mazzola Antonio,
Orlando Vittorio Emanuele, Parrinello Nicolò, Romano Francesco Paolo,
Romano Marcello, Tirrito Francesco
Presidenti 1978-2009
Marcello Carapezza, Andrea Di Martino, Raimondo Catalano, Enzo
Burgio, Fabio Lo Valvo, Francesco Maria Raimondo, Attilio Carapezza.